ENZO OBISO ‘Frames’

PHOTO&CONTEMPORARY

8 GIUGNO 30 luglio 2023

via dei Mille 36 Torino

PHOTO&CONTEMPORARY è lieta di annunciare la prima mostra di ENZO OBISO nei propri spazi torinesi con una selezione di opere in b/n, colore di formati medio/grandi e Polaroid Transfer di piccolo formato.

C’è calma, silenzio, introspezione negli interni e nelle nature morte di Enzo Obiso; c’è la lentezza di uno sguardo esperto, ma sempre curioso e sorpreso dinanzi alla meraviglia dell’osservazione. Attendere e guardare come si posa e come cambia continuamente la luce sugli oggetti e i soggetti protagonisti delle proprie proiezioni interiori. Questa pare la missione paziente e quotidiana del noto fotografo siciliano, che dall’infanzia vive a Torino.

La definizione di “intimismo visivo” é tuttavia insufficiente e superata da una forma di nomadismo dello sguardo, inquieto ed evocativo, che ora ci conduce in riva al mare di Sicilia, culla delle civiltà mediterranee e patria dell’artista, ora si sofferma sui dettagli domestici di un interno in India, paese oggetto di una sua ampia ricognizione e di un ricco volume del 1990, ora nella penombra di uno studio d’artista sui dettagli di un corpo femminile.

 “La Sicilia di Obiso é, come l’India e la Mongolia, composta di immagini sincere e giuste, immediate, semplici e per questo preziose….particolari solo in apparenza fragili, leggeri, discontinui, una volta raggruppati e ordinati permettono una lettura univoca della sua ricerca” aveva già intuito ed affermato il critico Filippo Maggia nel testo del catalogo “Silenzio della superficie”, 2002.

E’ in questa sottile ed essenziale linea poetica che va infatti ricercato il comun denominatore della fotografia di Obiso, in attesa perpetua e maniacale  di quella luce che possa rivelare le pieghe delle cose, la loro implicita e peculiare bellezza, la loro più segreta essenza metafisica.

Questo interrogarsi senza sosta sull’immagine latente, in oscillazione tra realtà e visione interiore, sulla forma definitiva che prenderà, è la sostanza del processo creativo di Obiso: perdersi a guardare per intuire la verità, per vedere oltre sé stessi, come sembra fare, in una delle opere esposte, la  donna di profilo, che si guarda incerta in uno specchio, nella semioscurita’ dello studio.

Un capitolo fondamentale nella vicenda artistica di Enzo Obiso è infatti  il nudo femminile.

Tema classico  della fotografia fin dai suoi albori (pensiamo agli studi di fine ‘800 del pittore Bonnard), il nudo viene affrontato dall’autore siciliano come disciplina rigorosa, ma sempre cangiante; come un diario quotidiano in cui il nudo, quasi sempre senza volto, deve appartenere  a quella irripetibile sfera di intimità che si viene a creare ogni volta diversamente con una diversa modella; deve assomigliare, momento di pura e selvatica bellezza dello sguardo, alla bellezza unica ed esclusiva  di quella donna, al suo carattere, al suo modo di muoversi e rivelarsi.

I corpi, a volte circondati da tessuti stropicciati o da vasi di fiori slanciati, appaiono tra luce e oscurità, sapientemente dosate dal fotografo attraverso la stampa dalle ricche scale di grigi che ammorbidiscono il contrasto, sospendendo i corpi in una dimensione eterea, atemporale.

Quando invece si avvale del colore, l’artista usa tonalità pallide e delicate, talvolta applicate a mano o ancora con procedimenti speciali come nella serie “Pensiero del giorno,1999”, piccoli e  preziosi esemplari unici realizzati con la tecnica del Polaroid Transfer su carta acquerello.